Per Whitney Dafoe la stanchezza killer non è una banale fobia
di Annalisa Lista - 07.10.2015
Whitney Dafoe, affermato fotografo americano, ha girato mezzo mondo. Inclusi viaggi estremi come l’Himalaya in moto. Fino al giorno in cui si è chiuso nella sua stanza, al buio, perdendo progressivamente le forze, la capacità di muoversi e la voglia di mangiare e bere. L’ipotesi sostenuta dai medici che si trattasse solo di stress e depressione non ha mai convinto il padre. Che è, infatti riuscito a dimostrare che il figlio soffre di una forma sottovalutata e mal curata di sindrome da stanchezza cronica. Una condizione fortemente invalidante che si manifesta con sintomi che possono essere confusi con semplice stanchezza o voglia di oziare. Dalla debolezza perenne all’eccessiva sensibilità della pelle. Dalle disfunzioni cognitive ai disturbi del sonno. Derivanti, molto probabilmente, da mutazioni genetiche e un numero inferiore di molecole deputate alla produzione di energia.
Whitney Dafoe fatigue killer is not a trivial phobia
Annalisa List - 10/07/2015
Whitney Dafoe, said American photographer, has over half the world. Including extreme trips like the Himalayas in motion. Until the day he was in his room, in the dark, gradually losing strength, the ability to move and the desire to eat and drink. The hypothesis supported by the doctors that it was just stress and depression has never convinced his father. That is, in fact, he failed to prove that the child is suffering from a form underestimated and poorly cared for chronic fatigue syndrome. A highly disabling condition that presents with symptoms that can be confused with simple fatigue or feel like lounging. Weakness perennial excessive skin sensitivity. By cognitive dysfunction to sleep problems. Deriving, most likely by genetic mutations and a smaller number of molecules deputies to the production of energy.
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