SESTO SAN GIOVANNI - E' di ieri la notizia della richiesta, da parte dei sindaci di Sesto e di Milano, di due studi per verificare da una parte i campi elettromagnetici, dall'altra l'incidenza di malattie che potrebbero essere connesse all'elettrodotto del quartiere Adriano.
Un risultato importante, per l'associazione di via Sottocorno, che negli ultimi anni ha contato una ventina di morti per tumori o malattie degenerative e una quarantina di malati in sole 150 famiglie. L'associazione chiede però che a condurre le indagini sia l'Istituto superiore di sanità, che ne ha condotta una molto simile in provincia di Roma. Vorrebbero inoltre essere chiamati a partecipare ai tavoli tecnici per poter dare il loro contributo e ribadire quanto in ogni caso sia fondamentale l'interramento dell'elettrodotto.
Gli studi, se saranno portati avanti, proveranno a capire meglio la correlazione tra presenza dei cavi e malattie.
L'elenco delle patologie di cui si sospetta una maggiore incidenza nelle zone interessate è lungo e drammatico: tumori, disturbi cardiovascolari, demenze senili, leucemie e malattie degenerative, ma anche infertilità e aborti spontanei.
Ma c'è un altro preoccupante sospetto che si sta facendo strada negli ultimi mesi. Che ci sia un collegamento tra elettrosmog e depressioni sfociate in suicidi.
Anche su questo l'associazione di via Sottocorno vorrebbe approfondimenti. Se ne sta occupando insieme alle associazioni che con lei fanno rete, in particolare la "Lorenzo Perrone", associazione colognese che si occupa di prevenzione delle malattie oncologiche e oncoematologiche, "La lampada di Aladino" di Brugherio, per l'assistenza al malato oncologico, e l'Associazione italiana elettrosensibili.
I primi dati preoccupanti, come riportato sul quotidiano il Giorno,arrivano da Brugherio. Qui il passaparola ha sollevato interrogativi per il fatto che, a fronte di un'incidenza prevista in città di 1,43 suicidi per depressione all'anno, se ne sono registrati già 4 in quattro mesi (per la provincia di Monza e Brianza, l'incidenza dovrebbe essere di 4,3 ogni centomila abitanti: Brugherio ha 33mila abitanti). Pur senza voler suscitare allarmismi, perché potrebbe essere una coincidenza, le associazioni voglio sollevare il problema.
La richiesta è quella di iniziare un tavolo tecnico tra Comuni e associazioni, in modo da avviare un Osservatorio in grado di portare qualche informazione in più sui rischi presenti sul territorio.
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